Conclusa la campagna nel Mediterraneo della N/R Laura Bassi

Si conclude la campagna che ha portato la nave Laura Bassi, la rompighiaccio italiana di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale a navigare nel Mediterraneo per 18 giorni. La nave, comandata dal Capitano Vincenzo Caso, è partita da Trieste il giorno 10 giugno e ha contribuito a tre iniziative scientifiche diverse.

Carotaggi per la Carta Geologica Ufficiale d’Italia: il progetto CARG
La prima parte della campagna, si è svolta il 10 giugno nelle acque del Golfo di Trieste, dove la nave ha acquisito 3 carote di sedimenti per il progetto Carta Geologica Ufficiale d’Italia (CARG), in particolare per lo studio dell’area sommersa del Foglio geologico n.101-130 Trieste - Caresana di cui è responsabile Martina Busetti, ricercatrice della Sezione di Geofisica dell’OGS. 

Dati per comprendere la geologia dell’Arco Ellenico: il progetto POSEIDON
La seconda tappa della campagna si è svolta nelle acque del Mar Egeo, più precisamente a Ovest del Peloponneso, fra il Golfo di Patrasso e le isole Ionie (Cefalonia, Lefkada e Zacinto), area di studio del Progetto Eurofleets POSEDION nell’ambito del quale dal 12 al 21 giugno si è svolta l’acquisizione di dati geofisici marini a bordo della N/R Laura Bassi.

Questo progetto ha coinvolto un gruppo internazionale composto da personale di ricerca e tecnico dell’OGS insieme a colleghe e colleghi spagnoli, greci e italiani coordinati da César R. Ranero dell’Instituto de Ciencias del Mar-CSIC di Barcellona (Spagna), Paraskevi Nomikou del National and Kapodistrian University of Athens (Grecia) e da Filomena Loreto dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Ismar).
Hanno partecipato alla missione: Roberto Romeo (Capo Missione), Fabrizio Zgur (Project Manager), Daniela Accettella, Andrea Cova, Michela Dal Cin, Lorenzo Facchin, Max Iurcev e Gianpaolo Visnovic del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’OGS; Alessandro Bubbi della Sezione di Oceanografia dell’OGS; Matilde Ferrante della Sezione di Geofisica dell’OGS; Stefano Lizzi del Dip. di Gestione Finanza e Patrimonio dell’OGS; Marco Santulin del Centro di Ricerche Sismologiche dell'OGS. 
Oltre al personale OGS sono stati ospiti a bordo: Irene Merino (Spagna), Giota Giogli (Marine Mammal Observer, Grecia), Danai Lampridou (Grecia), Elisavet Nikoli (Grecia), Valentina Ferrante (Cnr-Ismar), Serafeim Poulos – Grecia, Ramon Ametller (CSIC-UTM, Spagna) e Mario Sanchez (CSIC-UTM - Spagna).

Osservatorio EMSO-E2M3A che studia lo stato di salute del mare 
Al termine del progetto POSEIDON, la nave si è spostata nel sud Adriatico per la campagna oceanografica FixO3-12, coordinata da Vanessa Cardin, che ha come obiettivo posizionare una nuova boa acquisita da OGS ed eseguire la manutenzione dell’Osservatorio Regionale EMSO-E2M3A. Questo osservatorio fa parte della rete di infrastrutture europee per l’osservazione dei mari profondi ed è gestito in collaborazione con l‘Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Isp). 

Partecipano alla missione: Vanessa Cardin (Capo Missione e responsabile dell'Osservatorio) e Julien Le Meur del gruppo di Oceanografia Fisica (PHYS), Alessandro Bubbi, Lorenzo Chiaruttini, Stefano Gustin del gruppo di Sviluppo tecnologico (TECDEV), Stefano Kuchler e Gilda Savonitto del Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico (CTMO) dell’OGS, Carlotta Dentico (Università di Venezia) e Stefano Miserocchi (Cnr-Isp).