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La Biologia del Mare a Trieste

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  2. La Biologia del Mare a Trieste

1857, 30 aprile - 1859, 30 agosto: crociera di ricerca attorno al mondo della S.M. Fregatte Novara (fregata imperiale), promossa dall'arciduca Ferdinando Massimiliano, partita ed arrivata a Trieste con 26000 campioni zoologici, erbari, semi, frutti conservati in alcool, spezie, legni, 1000 campioni geologici.

Con il materiale raccolto in due anni e tre mesi di navigazione viene costituita una mostra a Trieste e poi a Vienna.

 

1874: viene fondata a Trieste la Società Adriatica di Scienze Naturali da un gruppo di privati; a tuttoggi operante, è Ente Morale.

 

1875: per iniziativa del prof. Carl Claus e del prof. Franz Eilhard Schultze, l'Università di Vienna acquista Villa Gialuzzi in zona S.Andrea a Trieste, nell'attuale Viale Romolo Gessi 2, la ristruttura e vi fonda la Imperial Regia Stazione Didattica e di Osservazione Zoologica, sede distaccata dell'Università di Vienna.

Un indice della temperie scientifica europea di quel periodo, è dato dal fatto che la "Stazione Zoologica di Napoli" sia stata inaugurata da Anton Dohrn nello stesso anno 1875, il 14 aprile.

 

1876: il giovane Sigmund Freud, grazie ad una borsa di studio ministeriale, svolge presso la Stazione Zoologica di S.Andrea una ricerca sul sistema riproduttivo dell'anguilla.

Freud esamina circa 400 anguille e scrive la sua prima pubblicazione: Beobachtungen über Gestaltung und feineren Bau der als Hoden beschriebenen Lappenorgane des Aals (osservazioni sulla conformazione e intima costituzione dell'organo globoso dell'anguilla, descritto come testicolo).

 

1915: a causa della guerra la stazione viene chiusa e la biblioteca viene spostata parte a Vienna e parte alla Zoologische Station di Rovigno.

 

1945: dopo la seconda guerra mondiale la biblioteca di Rovigno verrà spostata a Venezia presso l'Istituto di Biologia del Mare del CNR.

 

1962: presso l'Università di Trieste viene istituita la Facoltà di Scienze Naturali; il prof. Elvezio Ghirardelli dà nuovo impulso alla ricerca biologica in mare.

 

1968: definitivo trasferimento della cosiddetta “collezione di Rovigno” (contenente anche alcuni reperti provenienti dalla antica Stazione Zoologica di Trieste) presso la Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi, sezione dell'Università di Padova.

 

1972, 31 luglio: nasce il Laboratorio di Biologia Marina da un Consorzio costituito fra l'Università di Trieste, la Provincia ed il Comune di Trieste; Presidente del Consorzio è il Sindaco di Trieste e, per delega, il prof. Antonio Brambati. La gestione scientifica è affidata ad un Comitato di esperti della materia che nomina direttore la prof. Serena Fonda Umani, titolare della cattedra di Biologia Marina presso l'Università di Trieste.

Successivamente il Consiglio di Amministrazione del LBM ha visto la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e dell'Università di Udine.

I laboratori vengono alloggiati nel "Castelletto" dei Filtri di Aurisina; si tratta di un edificio di archeologia industriale, costruito tra il 1855 ed il 1857 per l'approvigionamento d'acqua per la nuova ferrovia (Südbahn: Wien-Triest), per il porto e la città di Trieste.

 

1973: un gruppo di appassionati fra cui il cap. Mario Bussani ottiene dalla capitaneria di Porto di Trieste che le acque antistanti il Castello di Miramar siano riconosciute come parco marino.

 

1986, 12 novembre: con decreto del Ministero dell'ambiente viene istituita la Riserva Marina di Miramare. Dal 26 gennaio 2013 la riserva è inclusa nell'elenco dei SIC (Siti di interesse Comunitario) e prende il nome di Area Marina Protetta di Miramare.

 

2005, 30 settembre: il Consiglio di Amministrazione del Consorzio per la gestione del Laboratorio di Biologia Marina decide la cessazione delle attività in vista del passaggio all'OGS.

 

 

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