Acidificazione del Mediterraneo: effetti negativi su acquacoltura e pesca

Una recente analisi condotta da un gruppo di ricerca che ha coinvolto in prima linea l’OGS, ha identificato la vulnerabilità delle diverse zone del Mediterreaneo all’acidificazione, un fenomeno che sta compromettendo l’integrità e la funzionalità degli ecosistemi con impatti negativi per la biodiversità e per le attività umane che beneficiano delle risorse naturali marine, i cosiddetti servizi ecosistemici, come pesca e acquacoltura.

L’analisi ha consentito di identificare gli hotspot di acidificazione marina nel Mar Mediterraneo e la vulnerabilità dei servizi ecosistemici permettendo di stabilire quando e dove implementare delle misure di mitigazione o adattamento. La ricerca, a cui hanno partecipato Donata Canu, prima ricercatrice della sezione di Oceanografia dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS insieme a Cosimo Solidoro, Direttore della Sezione di Oceanografia dell’OGS e Serena Zunino, ricercatrice dell’OGS, compone un capitolo del libro “Ocean Governance Knowledge Systems, Policy Foundations and Thematic Analyses” edito da Springer e recentemente pubblicato.