Cambiamento climatico e praterie marine: uno studio analizza gli effetti della frammentazione dell’habitat

Il cambiamento climatico altera le praterie marine del Mediterraneo e l’impatto sulle comunità di specie che le abitano è condizionato da quanto e come queste perdono continuità spaziale e si frammentano.

Un nuovo studio pubblicato su Journal of Biogeography ha valutato gli effetti dell’alterazione nella distribuzione geografica di due specie di piante marine tipiche del nostro mare, Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, sulle comunità che ospitano.

Grazie all’utilizzo di dati sulla distribuzione di questa due specie nel Mediterraneo, e di modelli fisici e biogeochimici, è stato possibile simulare come potrebbero cambiare le aree occupate da queste piante nel prossimo futuro, e come questi cambiamenti nella distribuzione influenzano la biodiversità delle comunità di organismi che vivono in quei luoghi.

I risultati principali mostrano che l’habitat di P. oceanica e C. nodosa in generale subirà una forte contrazione e frammentazione che comporterà una diminuzione della biodiversità tra le specie all’interno di una stessa comunità (biodiversità alfa) e un aumento della diversità tra le specie delle diverse comunità (biodiversità beta). Le risposte sono però modulate su scala locale, ovvero possono essere diverse nei diversi bacini del Mar Mediterraneo. Su scala locale si osserva che la diversità all’interno di una singola comunità è fortemente correlata alla disponibilità di habitat, mentre la diversità tra comunità è ampiamente influenzata dai cambiamenti nella configurazione spaziale dell’habitat.

Il metodo utilizzato in questa ricerca può essere utile in futuro per pianificare misure di conservazione e ripristino a scala locale e regionale.

La ricerca è frutto del lavoro svolto nell’ambito del progetto Horizon Europe NECCTON e del progetto NBFC National Biodiversity Future Centre finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Foto: Edu Aguilera/Visualhunt