Si conclude la riunione annuale del Consiglio Scientifico dell’OGS: delineato il futuro dell’Ente tra ricerca, innovazione e coinvolgimento del pubblico

Si è conclusa oggi a Trieste la riunione annuale del Consiglio Scientifico dell’OGS. Sono state due giornate di intenso confronto strategico e scientifico, che hanno riunito esperte ed esperti dell’Ente per condividere i risultati più rilevanti dell’ultimo anno e definire le priorità e le prospettive per il futuro.

Il Consiglio Scientifico dell’OGS è composto da sette membri di alto profilo scientifico: quattro componenti esterni, selezionati tra scienziati italiani e stranieri di fama internazionale attivi all’interno di organismi di ricerca pubblici o privati negli stressi settori di competenza dell’OGS, e tre ricercatori dell’Istituto, eletti dal personale scientifico dell’Ente. Tra i suoi compiti principali, il Consiglio è chiamato a esprimere pareri sulle linee strategiche dell’Ente, in particolare sul Documento di Visione Strategica decennale e sul Piano Triennale delle Attività, oltre che sulla struttura e l’organizzazione della ricerca, e sulla valutazione delle attività scientifiche e dei risultati ottenuti.

La riunione annuale del Consiglio Scientifico ha visto un’ampia partecipazione della comunità OGS, con incontri tematici e focus group dedicati ai tre principali ambiti di competenza dell’Ente: oceanografia, geofisica e sismologia. Particolarmente partecipata è stata la parte dedicata agli Early Career Researchers, che hanno contribuito attivamente anche a una delle due sessioni poster incentrate sulle cinque missioni strategiche dell’OGS.

L’evento ha rappresentato una preziosa occasione per promuovere il dialogo intergenerazionale e intersettoriale, e per rafforzare una visione collettiva e condivisa della missione scientifica dell’OGS. La riflessione si è incentrata attorno a cinque ambiti strategici: mari e oceano, processi geologici, rischio di disastri, aree polari e open science.

L’OGS conferma ancora una volta il suo ruolo di primo piano in questi settori, tanto a livello nazionale quanto internazionale, grazie a: studi avanzati sul cambiamento climatico (con un focus sul Mediterraneo e le regioni polari); tecnologie innovative per il monitoraggio marino, sismico e la riduzione del rischio; modelli previsionali all’avanguardia per la gestione sostenibile delle risorse naturali; un impegno concreto per la scienza aperta e la partecipazione pubblica.

Nell’ultimo anno, la comunità scientifica dell’OGS si è distinta per la produzione di oltre 260 pubblicazioni scientifiche. Ha inoltre partecipato a decine di progetti internazionali e ha operato in molteplici scenari, potendo contare su infrastrutture d’eccellenza come la nave rompighiaccio Laura Bassi, un’eccellenza italiana di proprietà dell’Istituto.

A chiusura della riunione annuale del Consiglio Scientifico, l’OGS rinnova dunque il proprio impegno di lunga data ad accrescere la conoscenza sul Pianeta che cambia, a mettere in relazione ricerca e società, e a ispirare positivamente le generazioni future per garantire un avvenire migliore per il Pianeta e per l’oceano.