Trieste “capitale” degli incontri sulle politiche di ricerca sul mare: nei giorni scorsi il sesto “GSO Meeting” e l'Autumn Plenary Meeting dell’European Marine Board (EMB)

Doppio appuntamento in questi giorni a Trieste per fare il punto sulle politiche della ricerca e il futuro di mare e oceani. Il Pianeta Blu è oggi sempre più minacciato dall’inquinamento, dal cambiamento climatico e dalle attività antropiche che mettono a rischio la sopravvivenza di questo così prezioso e fragile ecosistema. Politiche varate a livello internazionale come la recente Plastic strategy europea per ridurre l’utilizzo della plastica mono uso sono esempi di come la difesa dell’ecosistema marino debba essere messa in atto a livello globale, coordinando le azioni dei singoli Paesi.

 

Il Mediterraneo ad esempio ha una grande rilevanza per l’economia dell’Unione europea e riguarda il 30% del commercio globale via mare e il 25% del trasporto mondiale di greggio via mare, più di 450 porti e metà della flotta peschereccia dell’Unione europea. Un Bacino popolato con più di 150 milioni di abitanti in zone costiere, numero che raddoppia durante la stagione turistica anche grazie al patrimonio culturale che conta più di 400 siti dell’UNESCO.

 

Un Bacino di opportunità di cui usufruire in maniera sostenibile,che è stato al centro del meeting dell

18 e 19 ottobre 2018. In quei giorni Trieste ha infatti ospitato il sesto “Meeting del Gruppo dei Delegati Nazionali" (Group of Senior Officials - GSO Meeting) per discutere dello stato di avanzamento del piano di lavoro concordato dal “Dialogo 5+5” per il biennio 2017-2019 e per preparare il programma preliminare della prossima conferenza ministeriale che avrà luogo a Roma, nella primavera del 2019. Nell'ambito di questo progetto Trieste ospita il Segretariato Generale del “Dialogo 5+5” e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS presiede il dialogo per il biennio 2017-2019 in rappresentanza dell'Italia e del Ministero per l’istruzione, Università e la Ricerca – MIUR.In particolare OGS  apporta al progetto un contributo in tema di innovazione, ricerca e alta formazione nel bacino del Mediterraneo occidentale. Nel dettaglio l'Ente è impegnato sulle  azioni per lo sviluppo delle capacità e competenze nell’ambito dei settori delle scienze marine e marittime legati all’economia e crescita “blu” sostenibile. Tra questi il Master avanzato di secondo livello in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste o il corso avanzato estivo, giunto alla sua quinta edizione, realizzato nel 2018 in collaborazione con l’Università euromediterranea – EMUNI.

 

L'impegno di OGS sulle politiche della ricerca e per il futuro del mare non si esaurisce con il Mar Mediterraneo, ma prosegue all’Oceano globale. In particolare risponde alla Strategia Europea della Crescita Blu che riconosce i mari e gli oceani come un motore per l’economia , con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita.

 

In questo senso, dal 23 al 25 ottobre, OGS hapromosso l’organizzazione dell’Autumn Plenary Meeting dell’European Marine Board (EMB), la riunione periodica dei rappresentanti che aderiscono alla rete paneuropea sulla ricerca marina. Un’occasione per fare il punto sulla situazione e sulle strategie future di sviluppo a livello internazionale per raggiungere una visione comune sulle priorità di ricerca e le strategie per la scienza marina in Europa e nel mondo.

 

 

Nel corso della riunione triestina si è discusso dei principali e più attuali temi connessi alla ricerca marina, dall’economia blu - nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente marino - alle infrastrutture, dai lavori del futuro alla prossima decade degli oceani promossa dalle Nazioni Unite (2021-2030).

 

“La presenza di OGS all’interno delle reti internazionali, come European Marine Board, che operano nel settore delle scienze marine è di prioritaria importanza. - sottolinea Alessandro Crise, ricercatore di OGS e delegato dell’Ente nell’EMB – La definizione di strategie comuni, promosse a livello governativo nei diversi Paesi membri, permette di valorizzare il ruolo della ricerca italiana ma di ottimizzare gli sforzi per scoprire il potenziale di mari e oceani per una crescita davvero sostenibile” precisa.

 

“Ricerca scientifica e Diplomazia si uniscono a Trieste fin dagli anni 60 del secolo scorso grazie alla presenza sul territorio di numerosi enti scientifici e di ricerca a vocazione internazionale che accolgono e formano i futuri giovani ricercatori e scienziati provenienti da ogni parte del mondo, anche quelli in via di sviluppo e in particolare Paesi del Mediterraneo e del Mar Nero” dichiara Maria Cristina Pedicchio, Presidente dell'OGS.

 

“È in questa peculiare storia scientifica e “diplomatica” che si inserisce la collocazione a Trieste della sede del Secretariato Generale del “Dialogo 5+5”. Siamo molto orgogliosi che OGS sia l'unico Ente di Ricerca a essere coinvolto per quanto riguarda la “Blue Growth”, tema su cui siamo molto specializzati. Il nostro apporto riguarda una serie di azioni che comprendono una scuola estiva annuale sull'economia blu, un master universitario internazionale, un programma dedicato alla mobilità internazionale e l'accesso alle infrastrutture di ricerca” ha proseguito Mounir Ghribi, Direttore della Sustainable Blue Growth Initiative e responsabile della cooperazione internazionale di OGS.

 

“L'iniziativa ribadisce quanto sia fondamentale investire nella formazione multidisciplinare dei futuri ricercatori, per favorire innovazione, crescita, competitività, rispetto e valorizzazione delle risorse naturali, e creare una rete di pacifica collaborazione. Tema che si ritrova perfettamente nel motto di Trieste a Capitale della Scienza ESOF 2020, “Freedom for science, science for freedom”, che il nostro Ente ha convintamente sostenuto, insieme alla rete dei Centri di Ricerca del FVG” ha aggiunto Maria Cristina Pedicchio, Presidente dell'OGS.

 

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Per approfondire

 

Il Dialogo 5+5 è un forum geopolitico istituito per rafforzare la cooperazione in aree di interesse comune fra i paesi del bacino occidentale del Mediterraneo che vede schierati da un lato paesi della sponda nord del Mediterraneo membri dell’Unione Europea, quali Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta, dall'altro Tunisia, Algeria, Libia, Marocco e Mauritania, ovvero cinque dei paesi dell’Unione del Maghreb arabo. Questo forum euro-mediterraneo mira a rafforzare la cooperazione nell’ambito di scienza e tecnologia, innovazione e alta formazione ed ha un importantissimo significato politico e di diplomazia internazionale. I Ministeri incaricati dell’Educazione Superiore, la Ricerca e l’innovazione dei dieci paesi membri del Dialogo 5+5 si sono impegnati a promuovere strategie e azioni condivise per il favorire la stabilità ed il benessere sociale così come la prosperità economica della regione. La conferenza ministeriale sulla ricerca, l'innovazione e l'istruzione superiore, celebrata nel marzo 2015 a Madrid (Spagna), ha concordato la creazione di un gruppo di lavoro, successivamente ribattezzato "Gruppo dei Delegati Nazionali " (Group of Senior Officials, GSO, in inglese). Da allora, almeno una volta all’anno, il gruppo di funzionari delegati si incontrano per discutere e mettere in opera le strategie concordate.

 

L’European Marine Board è un’organizzazione indipendente alla quale aderiscono 33 istituzioni europee e rappresenta una piattaforma di riferimento a livello pan-europeo per individuare priorità comuni per l’avanzamento della ricerca marina nell’ottica di colmare il divario tra scienza e politica, e affrontare al meglio sfide e opportunità legate alle scienze marine.

OGS partecipa all’European Marine Board dal 2005 con due rappresentanti, Alessandro Crise e Cosimo Solidoro.

 

 

 

 

Trieste, 29 ottobre 2018

 

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