Campi Flegrei: un nuovo studio individua una fase preparatoria dei principali eventi sismici
Un team di ricerca dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS e dell’Università degli Studi di Genova ha identificato una fase preparatoria che precede i principali terremoti nell’area dei Campi Flegrei. Il risultato, frutto dell’integrazione tra dati sismici e deformazione del suolo, è stato pubblicato sulla rivista Journal of Geophysical Research: Solid Earth.
Negli ultimi anni i Campi Flegrei hanno registrato un costante aumento della sismicità e del sollevamento del suolo. Analizzando venti sequenze sismiche tra il 2015 e il 2024, i ricercatori hanno osservato che ogni evento principale è preceduto da un aumento sincronizzato della deformazione del suolo (bradisismo) e dell’energia rilasciata dai microterremoti. Questo ha permesso di identificare un parametro chiave, lo strain residuo, utile per descrivere l’equilibrio tra deformazione e attività sismica.
Utilizzando i dati di monitoraggio dell’INGV, il gruppo ha inoltre sviluppato un primo modello in grado di stimare con alcuni giorni di anticipo la magnitudo potenziale degli eventi principali. Sii tratta di un passo iniziale: le incertezze sono ancora elevate e strumenti di questo tipo non sono al momento utilizzabili per finalità operative di protezione civile.
Il prossimo passo sarà ampliare l’analisi a nuovi dati e testare l’approccio su altri sistemi vulcanici attivi con l’obiettivo di migliorare la comprensione dei processi che precedono i terremoti e contribuire allo sviluppo di strumenti predittivi sempre più efficaci.