Oggi a Roma il convegno Programma di Ricerche in Artico 2023

Si è svolto oggi il convegno “Il Programma di Ricerche in Artico – Le sfide della ricerca“, organizzato dal Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’Ambiente nell’Aula Convegni della sede centrale del CNR di Roma.

La giornata rappresenta il punto di arrivo dei primi tre anni di attività del Programma di Ricerche in Artico (PRA), a cui prende parte anche l’OGS, in prima linea nella ricerca nelle aree polari.

L’evento si è aperto con gli interventi di benvenuto della Presidente del CNR, dei rappresentati  del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell'Università e della Ricerca e dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca rappresentati nel Comitato Scientifico per l'Artico (CSA). 

Dopo gli approfondimenti sui diversi aspetti della collaborazione internazionale in Artico, sui cambiamenti climatici e sul possibile contributo del PRA alla ricerca italiana, nel corso del pomeriggio, sono state presentate le attività di alcuni progetti finanziati tra cui IRIDYA (Integrated Reconstruction of Ice sheet DYnamics during late quaternary Arctic climatic transitions), di cui l'OGS è capofila. 

L'obiettivo principale di IRIDYA, coordinato da Renata Giulia Lucchi, è la ricostruzione ad alta risoluzione dei cambiamenti paleoceanografici e paleoclimatici avvenuti intorno allo Stretto di Fram durante gli ultimi 60 mila anni e il loro impatto sulla dinamica della paleo-calotta glaciale delle Isole Svalbard e Mare di Barents.

Come ha sottolineato il Presidente Casagli, la ricerca polare è una delle missioni strategiche dell'Ente, che grazie alla sua vocazione interdisciplinare, svolge attività di ricerca in Artico sin dagli anni '70. L'OGS contribuisce, infatti, alla ricerca polare con diverse infrastrutture, prima fra tutte la nave rompighiaccio Laura Bassi grazie alla quale l'Ente, assieme alla precedente nave OGS Explora, ha realizzato 15 campagne in Antartide e 4 in Artico.