Dal MUR 1.5 miliardi agli enti pubblici di ricerca con incremento di 10 milioni rispetto al 2024
È di circa un miliardo e mezzo di euro il Fondo ordinario destinato agli Enti e alle Istituzioni di ricerca (FOE) per il 2025, con un incremento di 10 milioni rispetto allo scorso anno. Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che assegna 1.485.883.600 euro per il funzionamento ordinario degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR.
"Gli Enti nazionali di ricerca sono avamposti strategici di conoscenza e sperimentazione – spiega il Ministro Bernini –, sono presidi di sapere e di analisi fondamentali per il nostro Paese e i ricercatori di tutto il mondo. Anche quest'anno abbiamo aumentato le risorse non solo per il loro funzionamento ordinario, ma soprattutto perché possano incrementare le iniziative progettuali straordinarie che sono la leva dell'innovazione".
Nell’ambito del FOE 2025 è stato riattivato il contributo italiano al bilancio della Commissione Inter-governativa per la Ricerca nel Mar Mediterraneo (CIESM). Il finanziamento ammonta a 365.024 euro e consentirà all’Italia di riacquistare il diritto di partecipazione e voto alle decisioni dell’organismo. Era dal 2016 che il nostro Paese non aveva più un rappresentante ufficiale presso il board della CIESM.
Tra gli enti di ricerca che ricevono le risorse del MUR due sono quelli con sede principale a Trieste e sono: Area Science Park e l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS.
Nel dettaglio:
● l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (Area Science Park) riceve 34.669.141 euro, rispetto ai 34.433.040 euro del 2024, con un aumento di 236.101 euro.
● l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS riceve 25.396.588 euro, rispetto ai 24.941.997 euro del 2024, con un aumento di 454.591 euro.
La disponibilità residua, pari a 40.314.760 euro — in aumento di 472.082 euro rispetto ai 39.842.678 euro del 2024 — è destinata a tre principali voci di finanziamento. Tra cui quella destinata a Elettra-Sincrotrone Trieste S.C.p.A che riceve in continuità con l’anno precedente un finanziamento pari a 14 milioni di euro.
Il riparto delle risorse del FOE viene effettuato sulla base dei piani pluriennali di attività predisposti dagli enti destinatari delle assegnazioni, in coerenza con le indicazioni del Programma nazionale della ricerca (PNR). Questi finanziamenti sono finalizzati anche a sostenere la partecipazione degli Enti pubblici di ricerca afferenti al MUR agli European Research Infrastructure Consortium (ERIC) o ai progetti da questi realizzati.
DICHIARAZIONE OGS
“Accogliamo con soddisfazione il decreto firmato dal Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che assegna all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS un incremento del finanziamento ordinario per il 2025, portandolo a oltre 25 milioni di euro” dichiara Nicola Casagli, Presidente dell’OGS. “È un segnale importante di attenzione verso il ruolo strategico degli enti pubblici di ricerca nel sistema nazionale dell’innovazione” precisa.
L’OGS, con una missione rivolta allo studio del mare, della Terra e dell’ambiente, intende valorizzare al massimo questo investimento, rafforzando le proprie attività di ricerca e infrastrutture strategiche. Grazie al finanziamento del Fondo Ordinario per gli Enti di Ricerca (FOE), l’OGS sostiene, infatti, la partecipazione italiana a infrastrutture di ricerca europee di rilevanza strategica, garantisce l’operatività della nave oceanografica Laura Bassi - unica rompighiaccio italiana, e promuove due importanti progetti di sviluppo del capitale umano: Blue Skills e il Laboratorio sulla Sostenibilità Quantitativa - TLQS, orientati al rafforzamento delle competenze scientifiche e tecniche e alla valorizzazione delle persone.
DICHIARAZIONE AREA SCIENCE PARK
“L’incremento del fondo ordinario destinato ad Area sarà dedicato all'avvio del progetto di Technology Foresight FUTURA che si concentrerà sull'analisi e sullo sviluppo di possibili scenari legati all'impatto dell’intelligenza artificiale nel settore life science per rispondere alle grandi sfide del futuro” ha dichiarato la Presidente Caterina Petrillo che ha poi aggiunto “Il progetto è integrato nella strategia di rafforzamento delle nostre infrastrutture di ricerca, in particolare, quelle dedicate alle scienze omiche e alle biotecnologie di frontiera. È un primo pilota che potrà poi avere applicazione anche nel settore delle tecnologie per l'energia sostenibile e nella ricerca nei nuovi materiali, dove l’impiego dell’AI per lo sviluppo scientifico e delle infrastrutture di laboratorio può essere ottimizzato dalla predittività degli scenari”.
Il progetto FUTURA ha l’obiettivo di sviluppare processi e metodi di costruzione e analisi di futuri possibili al fine di anticipare cambiamenti, sfide e impatti della tecnologia ed elaborare una visione a lungo termine che consenta di promuovere nel presente azioni indirizzate agli scenari più desiderabili.
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