Laura Bassi: il record mondiale della rompighiaccio compie un anno

TRIESTE, 31 GENNAIO 2024 – Un anno fa la nave oceanografica italiana Laura Bassi raggiungeva il punto più meridionale mai toccato da un’imbarcazione: un record mondiale assoluto segnato nel corso della 38° Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).

Il personale tecnico e di ricerca a bordo ha raggiunto, all’interno della Baia delle Balene nel Mare di Ross, un sito fino a quel momento inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.28 0’ S per effettuare importanti campionamenti previsti nell’ambito del progetto scientifico “BIOCLEVER”.

L’impresa è stata un’importante occasione per mettere in luce il valore scientifico delle attività svolte a bordo della nave Laura Bassi di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS: a giugno 2023, rientrata a Trieste dalla missione in cui ha toccato il record, la rompighiaccio ha ospitato in visita ufficiale il Ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini mentre a ottobre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale una delegazione dell’OGS guidata dal presidente Nicola Casagli.

Anche quest’anno la nave dell’OGS è impegnata in una missione polare, precisamente la 39° spedizione in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi. La missione è iniziata ufficialmente il 6 gennaio, quando la nave ha lasciato il porto di Lyttleton in Nuova Zelanda, e si concluderà dopo circa 60 giorni a marzo 2024 quando approderà di nuovo in Nuova Zelanda.

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La nave rompighiaccio Laura Bassi
La N/R Laura Bassi è oggi l’unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico. È stata acquistata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS nel 2019 grazie al finanziamento dell’allora Ministero dell’università e della ricerca – MUR e opera a supporto di tutta la comunità scientifica.

L’obiettivo principale della nave Laura Bassi è il supporto scientifico e logistico alle missioni polari italiane e al contempo consentire la ricerca oceanografica e geofisica dei ricercatori dell’Ente e della comunità scientifica nazionale ed europea a livello globale e, in particolare, polare.

È una rompighiaccio categoria A classe PC5 ed è stata concepita come una nave speciale combinando in maniera ottimale sia capacità cargo sia di ricerca scientifica. Ha una stazza di 4028 tonnellate, è lunga 80 metri e larga 17 metri, ha un sistema di posizionamento dinamico che le garantisce un’elevata manovrabilità e un’accuratezza di stazionamento in un prefissato punto dell’ordine di 1 metro. La struttura del fasciame, particolarmente robusta, le permette di operare in mari coperti da ghiaccio senza temere danni strutturali.

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